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10 domande e risposte per fare personal branding

Che cos’è il personal branding? Lo spiega bene il libro di Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti Personal Branding, promuovere se stessi online per creare nuove opportunità:

Il personal branding è l’arte di costruire il proprio brand, la propria marca personale. (…) Il tuo brand potrebbe essere definito come quello che collettivamente le persone dicono, provano e pensano di te dei tuoi servizi nei vari contesti della tua vita, professionale e non.

e per saperne di più c’è anche il sito dedicato.

Che cosa ti rende unico, singolare, degno di nota? Che cosa dicono di te i tuoi famigliari, gli amici, i colleghi e i tuoi clienti? Te lo chiedi mai? Una buona idea per promuoverti usando le parole giuste, per esempio, potrebbe essere proprio chiedere ai tuoi amici, ai conoscenti, ai tuoi colleghi quali parole userebbero per descriverti.

Quindi qual è il tuo brand? Che cosa si ricordano di te le persone? Come le hai fatte sentire?

Se non sai da dove incominciare col tuo personal branding, ecco un po’ di appunti ispirati dal libro: 10 domande e 10 risposte.

1. QUALI SONO I TUOI PUNTI DI FORZA?
Che cosa sai? Mettilo nero su bianco, includi i tuoi interessi e le tue passioni, meglio se riesci a farlo in una in una frase non più lunga di 10 parole. Pensa a uno slogan che descrive le tue competenze e la tua personalità, qualcosa che ti contraddistingue e che susciti curiosità. Scrivi in breve qual è il tuo tratto distintivo, il motivo per cui scegliere te invece che un altro.

2. QUAL È LA TUA VISION?
Chi si somiglia si piglia è vero, vale anche sul lavoro, ma se non bastasse: hai un’idea chiara di che cosa vorresti che avvenisse nel mondo grazie al tuo lavoro?

Uno dei modi migliori per identificare la propria vision è chiedersi quale sia il problema principale che si vuole risolvere con il proprio lavoro.

Persino a Miss (missing) Italia le concorrenti identificano i loro valori: “Sono la ragazza della porta accanto. I miei valori sono la pace nel mondo e la famiglia”. I tuoi?

3. COME TE LA CAVI CON LE PAROLE?
Per migliorare il modo in cui comunichi il tuo personal branding usa la regola delle 3 C: chiarezza, consistenza, costanza. Cioè comunica in modo semplice ed efficace, anche ripetendo lo stesso concetto perché arrivi forte e chiaro, avendo la pazienza di proporlo in più occasioni e in diverse salse.

4. SERVE MENTIRE? NO, FARE.

Il modo più semplice di fare marketing di se stessi è quello di fornire sempre e costantemente un po’ più di quello che si è promesso.

Faticoso, eh?! Ma utile. Non promettere la luna, prometti passi piccoli e magari fai che siano veloci. La velocità, che so, potrebbe essere il tuo valore aggiunto.

5. CHI È IL TUO CLIENTE IDEALE? COM’È FATTO?
Immaginalo. Disegnalo. Descrivilo. Dagli un nome, un’età, un vestito, un ruolo, mettigli in bocca delle frasi, parla con lui. Parti dalle cose che avete in comune e spiegagli cosa puoi fare per lui.

6. L’IMPORTANTE È PARTECIPARE?
I social network, la rete sono spazi online aperti dove puoi ascoltare, condividere, influenzare, collaborare, conoscere, rispondere, metterti in gioco, esprimerti, passare parola. Sono un’opportunità che paghi in termini di tempo e attenzione, un investimento che vale davvero la pena di fare. Sii presente, fatti conoscere, mettici la testa: sii educato, cita le fonti, ammetti i tuoi imbarazzi, linka, racconta le cose belle, ma anche i tuoi limiti. In una parola condividiti.

7. GOOGLE CHI?

La prima parte di ogni strategia di personal branding online riguarda l’ottimizzazione dell’elenco dei risultati restituiti da Google in merito al tuo nome: il tuo vero marchio.

Gugolare è l’ABC dell’internet, io non aspetto più nemmeno che mi volti le spalle per fare una ricerchina veloce su di te. Ecco perché prima di lasciare traccia di te su internet, pensa a tua nonna: voleva davvero saperlo?

8. NETWORKING A TUTTI I COSTI?
No: scegli dove infilare il naso secondo la tua indole. Non serve essere sempre connesso. Vale la regola secondo la quale hai i capelli che stanno bene con la tua faccia. Qual è il contesto che va bene per te? Qual è il formato giusto per quel contesto?

9. PUOI EVITARE PASSI FALSI?
Sì con il buon senso, e restando te stesso. Se sbagli, ammetti di aver sbagliato. Succede.

10. E SE MI PROMUOVO E BASTA?

L’importante non è chi conosci tu, ma chi conosce te; ogni volta che conosci una nuova persona chiediti cosa puoi fare tu per lei e non che cosa potrebbe fare lei per te. Non limitarti a fare autopromozione: non è il modo migliore per instaurare una relazione; presidia in maniera attiva i luoghi frequentati dai tuoi contatti e dai possibili clienti ascoltando e cercando di capire quello che vogliono comunicare.

Stringi relazioni nuove, ci vorrà tatto e tempo. Commenta le cose che segui, scrivi a chi incontri per strada e su internet, scrivi anche ai tuoi clienti per sapere cosa fanno, dedica tempo e attenzione alle persone che man mano conosci. Si ricorderanno di te? Dipende. Quanto vali?

Io la mia rete l’ho creata così. Andando in giro, agli eventi on e off line, presentandomi, facendo amicizia, raccontando quello che so fare e cercando, nel tempo, di non perdere di vista nessuno.

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