Qualche tempo fa sono andata da un cliente per fare un po’ di interviste per conoscerci meglio e capire che tono dare ai suoi nuovi contenuti, cosa tenere dei suoi testi, quali parole scegliere per la sua comunicazione, che cosa aspettarci dalla scrittura e da noi.
È stata una giornata lunga, impegnativa e proficua. Di quelle orecchie aperte e bocca chiusa.
Ho imparato un sacco di cose sul mio cliente.
Ho cambiato idea su alcune cose che avevo pensato dopo aver letto il brief.
Ho stabilito un rapporto con lui: lui sa che io so.
Alla fine della giornata avevo le orecchie che fischiavano, le parole da scrivere sul suo sito libere di nuotarmi in testa e l’ascella non proprio felice.
Nel mezzo è successo questo. Una delle persone con cui ho parlato, mi ha chiesto se ero una psicologa. Io ho riso e ho risposto di no. E dopo un attimo ho ripreso con le mie domande e lui con le sue risposte.
Non ho mai studiato psicologia, non ne so nulla. Ma mi piace pensare che quello che faccio a qualcuno ricordi l’idea dello psicologo, perché infondo in modi e misure diverse, le persone e i loro comportamenti sono il centro anche del mio lavoro.
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