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Come leggi il mondo quando ti scopri a spaccarlo in due?

Mi domandi se credo che il mondo si divida in chi fa le vocine con gli animali e chi no. Non credo, la mia storia è piena di malvagi che fanno le le vocine agli animali. E se le fai anche tu, che non fai parte del mondo dei malvagi, la distinzione non regge. Potrei dirti che il mondo lo divido in falchi e passeri, ma poi nemmeno, il mondo non si può dividere, siamo condannati ad essere multipli e contraddittori. Poi certo, visto che a volte il pensiero binario è più forte del nostro amore per la complessità, ciascuno conosce le sue categorie d’esclusione. Per esempio: genitori a vista vs figli a vita, accudire vs farsi accudire, essere quadrati vs rotondi (come una volta sentenziò il mio amico Piero Bertolucci quando gli dissi che mi ero innamorato: È rotondo o quadrato?” fu la sua prima domanda).

Mi piace questo tuo quesito su come leggo il mondo quando mi scopro a spaccarlo in due. Di solito così: freddo/caldo, ostile/gentile, distante/sensuale, montagna/mare. Ma col tempo ho imparato che le cose si mescolano ed è bello riscaldarsi nel freddo, farsi dispetti con saggezza, ingentilire chi è ostile e rendere sensuale il pensiero.

[Da L’epistolario Vittorio Lingiardi a Daria Bignardi in Review 24 settembre 2022]

E tu come leggi il mondo quando ti scopri a spaccarlo in due? E come puoi mescolare le parole che hai scelto?

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